TESTA DI ZUCCA


TESTA DI ZUCCA fa parte di una serie di illustrazioni oniriche con simboli della supremazia, dove prendono vita  sogni, fiori di zucca, mostri,  giochi, uccelli, dettagli portatori di verità...

L’arte si evolve e si esprime seguendo le trasformazioni dell’uomo, e quindi diventa ibrida, trasversale, ma non deroga mai al suo preciso compito: raccontare le percezioni di chi la osserva. Personaggio ecclettico, figlio d’arte, Luca Potente ha una particolare passione per il disegno, la musica e l’arte che interpreta già con un piede nel futuro del digitale, pescando quanto di più fantasioso propone il metaverso e rendendolo fruibile ad un pubblico maturo e pronto alle sfide delle nuove intelligenze artificiali, ma lo fa con il cuore e la passione del racconto del suo “Io” che affida al potere epistolare delle sue Didascalie. 

Cristina Negro LO STRILLONE DI PUGLIA


Ma in definitiva questo “potere dell’inchiostro” dove nasce? Come si evidenzia? Sappiamo naturalmente chi ne fa uso. Ecco, la risposta c’è ed è qui, bell’e pronta. Il mistero e l’incertezza circa tali colori vaganti in questa sorta di sorprendente oscurità produttiva – tecnica che mi ha sempre stregato – sono impliciti nella tecnica stessa e nella sapienza dell’artista.

Aldo A. Pezzarossa


Moderno attraente energico onirico l'artista trasmette gioia con l'uso del colore e anche inquietudine nel lasciarsi attraversare da suggestioni mutuate da esperienze molteplici, tutte all'insegna della libertà. Evidente la contemlporaneità della sua arte che è sulla stessa lunghezza d'onda di varie forme artistiche che Potente respira e che diventano nella dimensione onirica segno dell'infanzia e quindi ritorno al passato con un linguaggio attuale veloce istantaneo, efficace dove tutto è affidato alla rapidità della comunicazione attraverso lo specialismo dell'arte!
Quanto vediamo da questa presentazione è un invito impellente a visitare una mostra che ci interpella sulle vie nuove dell"arte e sul suo rapporto con la spiritualità contemporanea.

Mariella Castoro EUROLEVANTE


Dopo il successo della mostra collettiva, a Procida prima e a Bari dopo, Francesco Luca Potente racconta Luca in una mostra, e lo fa senza farsi mancare il sostegno della memoria, che usa di volta in volta, per dar vita ai suoi fantastici personaggi.
Nella sua opera c’è dramma e racconto. Racconta di un mondo fantastico nel quale credere fermamente, Luca si perde si ritrova nelle sue fantasie che a volte lo stravolgono, e che ritrova in una delle sue sperimentazioni per i suoi tattoo. Esempio vivido e importante che riscontriamo nell’opera “Fiori di zucca” dove la libertà si identifica in una sperimentazione progressiva scevra di qualunque servilismo. Si propone al suo pubblico senza arroganza ma certamente con una espressione decisa e determinata, senza mai abbandonare il fil rouge che segna il percorso artistico. Non dimentichiamo che un artista resta un uomo, con tutte le debolezze, che spesso sono addirittura esaltate, da un ego che si immedesima e si infutura nel desiderio di solcare un segno che non finirà con la sua vita terrena. Mai semplice ma decisamente diretti sono i suoi lavori corroborati da una vivida scala cromatica che esaltano il risultato dei suoi lavori.” 

Massimo Diodati   NOICHEL'ARTE


Luca è un artista totale, sperimenta supporti e mezzi sempre diversi per trarre il massimo dalla sua esperienza artistica, per esprimersi il più autenticamente possibile. Egli parte dall’osservazione del suo mondo quotidiano: la sua immagine nello specchio, il suo cane, gli affetti più vicini, e li arricchisce di significati cromatici e concettuali secondo la sua visione perennemente in mutamento. Il colore è protagonista, mai casuale, a tratti ricorda le produzioni post-impressioniste di Toulouse-Lautrec per la vivacità del segno e la scelta delle tavolozze. Nell’opera-omaggio a Vittorio Del Piano, “La cosa più bella al mondo è capire”, il protagonista tiene tra le dita una piccola mongolfiera che termina con quello che sembra un cristallo di ghiaccio. Pare quasi che il personaggio inviti l’osservatore a catturare la consapevolezza come si cattura una libellula: con delicatezza, ma con decisione. Perché il “capire” è questione di un attimo, può sfuggire come un fiocco di neve che si scioglie rapido, va colto “al volo”, come la Vita.

Sabrina De Piano ORAQUADRA

Quel che vedo nelle opere di Francesco Luca Potente è il suo mondo immaginifico speculare al suo sentire. Le opere raccontano di uno spazio, colmo di sogni, da abbracciare con tenacia e fermezza, così come i grandi maestri ci hanno spinto a fare. Gli andamenti lineari tessono le trame di forme spiccatamente oniriche che si elevano ad altezze incomputabili. Certo che Potente conosce la Neo Avanguardia e i suoi accadimenti artistici e di concerto egli spinge la sua ricerca verso un'”Arte Pura” libera da compromessi di ogni tipo, così come diceva il suo Mentore Vittorio Del Piano. Il colore da plasticità ai suoi fantasmi onirici articolati nello spazio che rivela gli aspetti dei suoi pensieri più profondi. La ricerca di una realtà superiore è la costante che indirizza il suo fare, quello di Luca Potente.

Pino Lacava ORAQUADRA

È innegabile che la scala cromatica che Luca usa è superba, esalta ogni forma e la rende unica nel suo genere. Le opere, a volte provocatorie, stigmatizzano la determinazione di questo artista volta alla ricerca. Il risultato è una mostra da scoprire pezzo dopo pezzo con particolare attenzione.
Elena Beloborodova Museologa


Luca mostra i suoi sogni molto vividi e pieni di colore. I suoi personaggi sono vivi come li percepiscono quei pochi fortunati che riescono a ricordare i colori dei propri sogni; Luca li trasmette nei suoi lavori dandogli la consistenza della realtà per noi fruitori visionari.
Angelo Perrini Accademia di Belle Arti di Bari


Ieri ho visitato la mostra al 1ºpiano di e-Campus, dove sono presentate magnificamente 15 opere molto interessanti della nuova arte di Luca Potente espressa con l'uso del digitale; vi trovano posto il passato pietrificato delle statuarie Ateniesi (divinità in peplo con i simboli della supremazia), il cammino dell'artista attraverso esperienze diverse e il presente che le assume e le divora con la velocità drammatica dei nostri tempi conservando di ognuna il segno. Sono 15 ma te ne aspetti e ne vorresti ancora altre. Il muro bianco siamo noi in attesa insieme al Maestro Del Piano e al Cappellaio... Matto? Bella la disposizione che fa narrante la parete bianca come scura è la campitura di molti quadri dove prendono vita sogni, fiori di zucca, mostri, giochi, uccelli, dettagli portatori di verità... Insomma una mostra bella davvero! Stimolante!

Salvatore Schirone Bari e...



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